"El Rey" extraterrestre

Divinità, Dei, messaggeri, entità sovraumane, qualunque antico mito e leggenda parla di esseri celesti che viaggiavano, si spostavano, scendevano, cadevano dal cielo, e tutte queste antiche civiltà avevano, nonostante siano vissute in epoche diverse, un univoco filo conduttore, ossia che questi esseri ultraterreni hanno donato conoscenza, cultura, progresso, ma anche eventi infausti per il mondo.

Nonostante l'archeologia ortodossa continui a ridurre tutto a superstizione e folklore, ci sono elementi che invece fanno spostare l'ago della bilancia a favore di una presenza sovraumana (o extraterrestre) nei secoli passati e che tale presenza è stata 'mitizzata' da etnie e culture antiche, semplicemente perché tale presenza non era umana.

Uno di questi esempi, non molto conosciuto, proviene da Chalcatzingo, un sito archeologico precolombiano situato nella valle di Morelos, che secondo gli archeologi ortodossi risalirebbe al XV° secolo avanti Cristo e agli Olmechi, civiltà antica messicana che secondo i sostenitori del 'Paleocontatto' sarebbe discendente di una evoluta civiltà ancestrale che, secondo alcune leggende, sarebbe da ricondurre agli antichi Atlantidei, presunta etnia che sarebbe vissuta circa 10.000 anni fa nel mitico continente perduto di Atlantide e di cui ne parla Platone nei suoi 'Timeo' e 'Crizia'.

A Chalcatzingo abbiamo un bassorilievo, catalogato dagli archeologi ortodossi 'Monumento 1", che fa parte di un gruppo di rilievi dove il tema comune sarebbe da ricondurre alla pioggia e alla fertilità.

Questo bassorilievo raffigurerebbe 'El Rey' (il Re), una scultura intagliata che rappresenta una figura simile a un uomo, seduto all'interno di quella che, secondo gli archeologi ortodossi, rappresenta una 'caverna' o una nicchia a forma di 'U'. La presunta caverna è circondata da ornamenti geometrici a forma di spirale, che nei popoli precolombiani serviva per seguire i movimenti del Sole. All'esterno di questa presunta 'caverna' si trovano scolpiti altri simboli come presunte 'nuvole' che emettono pioggia, altri oggetti circolari e un oggetto a forma di uovo che sembrerebbe avere sopracciglia 'infuocate' e con una croce all'interno. Secondo gli archeologi ortodossi questo oggetto ovoidale rappresenterebbe la versione stilizzata di un occhio, mentre la misteriosa figura all'interno della presunta 'caverna' rappresenterebbe un 'Dio della Pioggia', probabilmente un Olmeco Tlaloc seduto a Tlalocan, il quarto livello dei 'Mondi Superiori' o 'Paradisi' della mitologia precolombiana.

Ma le spiegazioni non convincono per almeno tre motivi: il primo è rappresentato dalla raffigurazione della presunta 'caverna' in cui è posizionato questo 'essere divino'. Dalla parte che dovrebbe rappresentare la base, si notano fuoriuscire delle 'fiamme'. Ora se, come affermano gli archeologi ortodossi, la figura fosse la rappresentazione di una 'caverna', quindi un qualcosa che porterebbe verso l'interno, come mai sono rappresentate delle 'nuvole' che, generalmente, sono posizionate nel cielo? E se quelle 'nuvole' fossero la rappresentazione stilizzata di qualcos'altro? E se fossero 'astronavi divine' che accompagnavano la divinità presso la dimora cosmica? Non è un caso che la presunta 'pioggia' emessa da queste 'nuvole' è rappresentata da '13 gocce', e il numero 13 nelle civiltà precolombiane non significava solo 'il numero di livelli del mondo degli Inferi', ma anche 'il numero dei livelli del Cielo'.

Il secondo motivo è rappresentata dalla forma della presunta 'caverna'. Se notiamo la forma non è casuale, visto che è comune in molti oggetti che 'volano'. Non è un caso che alcune navi spaziali, sia statunitensi che russe, avessero questa forma. Per non parlare dei tanti avvistamenti UFO 'extraterrestri' aventi la forma di una 'ghianda' o 'campana', come ad esempio quello del famoso 'incidente UFO' di Kecksburg, Pennsylvania, dove numerosi testimoni videro viaggiare, e poi schiantarsi al suolo, il 9 dicembre 1965 un oggetto a forma di 'ghianda' o 'campana'. Anche se la NASA spiegò decenni dopo che si trattò dello schianto di un satellite sovietico denominato 'Kosmos 96', la spiegazione non ha convinto molti testimoni che all'epoca si trovarono lì quando l'incidente avvenne, i quali parlarono anche di intervento dell'Esercito USA e 'strani simboli' visti all'esterno dello scafo 'alieno'.

E che dire della leggenda della 'Die Glocke', la 'campana' della Germania nazista che avrebbe permesso, nel caso in cui la sperimentazione fosse stata confermata e realizzata, non solo di viaggiare nello spazio, ma anche di utilizzare il mezzo come 'arma segreta' ('Wunderwaffen') in grado di sfruttare l'antigravità e, secondo alcuni, anche di viaggiare nel tempo? Secondo alcune ipotesi non confermate, l'UFO di Kecksburg sarebbe stata proprio la...'Die Glocke'.

Il terzo motivo è rappresentato dall'oggetto a forma di uovo, con una sorta di 'fiamma' sul sopracciglio e una 'croce' all'interno, in prossimità della 'caverna' di 'El Rey'. Nelle civiltà antiche, sin dagli albori, il simbolo dell'uovo rappresentava 'l'Uovo Cosmico', simbolo di rinascita, ma soprattutto di Creazione dell'Universo. E tutti, e quindi gli Dei, i Semidei e gli esseri viventi provenivano da quell'Uovo. E come interpretare quella 'fiamma' sui bordi dell'uovo del bassorilievo precolombiano? 

Potrebbe rappresentare anche il 'Big Bang', quella scintilla, quella 'fiamma' primigenia che diede origine al nostro universo, alle galassie, alle stelle, ai pianeti, alla vita come noi la conosciamo, ma anche come noi NON la conosciamo. E poi, è un caso che il cosiddetto 'Uovo Cosmico', dal punto di vista metafisico, è rappresentato dalla zero, ovvero indice della "Non Manifestazione"? Si potrebbe affermare che in principio ci fu lo Zero (la apparente immobilità) e poi l'Uno, quella fiamma creatrice, quel Principio iniziale di "Manifestazione". E quel 'El Rey' ne faceva parte. E la 'Croce'? Nella tradizioni antichissime la croce aveva una valenza importantissima, che rientra nel simbolismo cosmico che mette in moto le valenze energetiche della Natura, con i due segmenti rappresentativi della Polarità dell'Esistenza.

Ma non è solo 'El Rey' ad attirare l'attenzione degli studiosi del 'Paleocontatto'. Ad esempio esiste un secondo gruppo di bassorilievi, dove vengono rappresentate creature fantastiche o elementi, anche essi, sovrannaturali. Nel cosiddetto 'Monumento 5' viene mostrata una creatura simile a un rettile, forse archetipo del 'Serpente Piumato', che divora un uomo. Per non parlare del cosiddetto 'Olmeco Volante' che 'galleggerebbe' nel vuoto, una raffigurazione molto simile agli astronauti in orbita in assenza di gravità, ma si potrebbe anche pensare ai cosiddetti 'Umanoidi Volanti' sovente presenti nella letteratura ufologica moderna.

Come si è riscontrato da questo lavoro, sono molti gli elementi che fanno pensare, contrariamente a ciò che affermano gli archeologi ortodossi, che 'El Rey', probabilmente, era non solo, un essere 'divino', ma che esso non era originario di questo mondo. Come d'altronde tutti gli Dei e Semidei del passato.


Fonti bibliografiche:

Wikipedia

'Ancient Chalcatzingo, David C. Grove, University of Texas'

Blog di 'Alle Pendici del Monte Meru'

Enciclopedia 'Treccani'


Articolo scritto da Antonio De Comite

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