Bolivia: scoperti più di 100 siti legati ad antichi culti andini

Un trio di archeologi del National Scientific and Technical Research Council , in Argentina, del French National Center for Scientific Research and the Institute of Research for Development, in Francia, ha trovato più di 100 siti religiosi preispanici che ritengono legati ad antichi culti andini in Bolivia. Nel loro articolo pubblicato sulla rivista Antiquity, Pablo Cruz, Richard Joffre e Jean Vacher descrivono i siti trovati e ne evidenziano uno in particolare che si distingue dagli altri.

In questo nuovo sforzo, i ricercatori hanno studiato le cime delle colline nella regione di Carangas, nell'Altopiano della Bolivia, che un tempo ospitava popolazioni preispaniche. Studiando le immagini catturate dai satelliti ed esaminando più siti sul terreno, i ricercatori hanno imparato a conoscere meglio i siti e a fare alcune ipotesi sulla loro natura e sul loro utilizzo.

I siti erano costituiti da cerchi concentrici di mura creati sulle cime delle colline utilizzando prevalentemente materiale locale. La maggior parte dei siti presentava più cerchi. In totale, il team di ricerca è riuscito a identificare 135 siti di questo tipo in cima alle colline, tutti datati tra il 1250 e il 1600 d.C.. I ricercatori hanno notato che il gran numero di frammenti di ceramica trovati in tutti i siti erano un tempo parte di piatti, vasi o ciotole: questo, secondo loro, indica che i siti avevano uno scopo cerimoniale. Ricerche precedenti hanno dimostrato che gli abitanti della regione svolgevano riti noti come wak'a, che potrebbero essere stati collegati agli anelli sulle cime delle colline.



Il gruppo ha trovato anche un sito, Waskiri, che si distingueva dagli altri per le sue dimensioni e la sua complessità. Aveva un diametro di 140 metri ed era costituito da due muri circolari, uno interno all'altro, il secondo più piccolo. I due anelli erano collegati da recinti adiacenti e contenevano molti frammenti di ceramica. Inoltre, al centro della struttura anulare si trovava quella che i ricercatori descrivono come una piazza, anch'essa con frammenti di ceramica. Secondo i ricercatori, il design dei cerchi suggerisce che potrebbero aver avuto un'influenza Inca.

Il team afferma che i siti rappresentano una ricca area di studio per una parte delle Ande che non è stata ben studiata a causa del suo clima rigido e freddo.


Fonte

Commenti